
Recensione “Rette parallele sono l’amore e la morte”
Al Teatro delle Moline, il 20 novembre alle 18 siamo stati a vedere Rette Parallele, di Oscar de Summa.Appena siamo entrati abbiamo visto un microfono, illuminato da un occhio di bue. Lo spettacolo inizia con l’attore che ci racconta che voleva scrivere un testo che parlava di scienziati. Dopo averci raccontato di alcune storie di scienziati, Oscar però pensa ad una ragazza che non vede da tempo. Si mette a scrivere ma per qualche motivo inizia a scrivere di quella ragazza e non degli scienziati che ha studiato. La ragazza si chiama Maria Rosaria. Quando scrive l’attore si sposta dal proscenio al microfono e ci legge le parole che in teoria sta scrivendo. Scrive della storia di Maria Rosaria e Peppino Spensierito, una storia d’amore destinata a finire male. I due infatti sono diversi, sono come rette parallele, destinate a non incrociarsi mai. Maria Rosaria è una ragazza indaffarata, sempre impegnata nello studio, e viene evocata con un suono di pianoforte. Peppino invece è un poco di buono, sempre in giro in moto e rockettaro, e viene evocato dalla musica di David Bowie. I due si incontrano scontrandosi fuori da un negozio di vinili e lì scocca la scintilla. La storia è molto confusa però, i genitori di lei sono contrari e si oppongono complicando sempre di più la storia e tutto si conclude con Peppino che decide di non frequentare più Maria Rosaria e si dirige con la sua moto verso una scogliera. Questo racconto è costantemente inframezzato da parallelismi con la scienza e la storia personale dell’attore che quando riceve la notizia della morte di Maria Rosaria si chiede: esistono le coincidenze? Alla fine l’attore ribadisce che non sarebbe stata una storia a lieto fine, e infatti finisce per uscire di scena proprio dicendolo al pubblico. In una scena verso il finale poi, mentre l’attore recita un pezzo chiedendosi come la scienza e le storie umane comunichino, la sala cala nel buio, e dei fasci di luce, come dei laser invadono la platea. In definitiva lo spettacolo ci è piaciuto anche se molto complesso da seguire. Oscar de Summa ci ha fatto assistere ad una grande prova da attore cambiando continuamente il registro della sua interpretazione tra serio e ridicolo, tra personaggi e momenti divertenti e grandi domande esistenziali.
Pietro Taglioli
Ismael PantosaMatteo Capitani
Alessandro Pasqualini
Michele Rinaldi