La redazione del laboratorio Che i piedi corrano, gli occhi vedano è partita! Formata da otto ragazzi e ragazze che frequentano i corsi del Teatro dell’Argine e guidata da Agnese Doria di Altre Velocità, il gruppo si propone di immergersi nella visione di alcuni spettacoli attraverso una lente critica, tanto nel metodo quanto nelle questioni che possono emergere dagli spettacoli scelti. Il tema che accomuna questi ultimi è, in particolare il fascismo e, in risposta, nuove forme di Resistenza.
Le riflessioni attorno agli spettacoli potranno avere forme diverse e le troverete al link https://laboratori.altrevelocita.it/
Ma adesso, prima di tutto, lasciate che ci presentiamo! Siamo Raffaele, Camilla, Riccardo, Lorenzo e Francesca, e di seguito vi mostreremo la nostra maschera e il nostro volto, chi siamo e perché siamo qui.
RAFFAELE
CHI SONO
Ciao a tutti, sono Raffaele e ho 19 anni. Studio ingegneria meccanica a Bologna e nel tempo libero sono un arbitro di calcio e vado in palestra. Inoltre pratico da due anni un laboratorio teatrale presso il l’ITC di San Lazzaro, che è il principale motivo per cui mi trovo qui. Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dalla recitazione, mi divertivo a fare le imitazioni e a riconoscere le voci dei doppiatori quando guardavo un film. Così due anni fa ho deciso di iscrivermi a teatro e provare a recitare in prima persona.
PERCHÉ, SONO QUI
Quest’anno ci è stato proposto di partecipare al progetto “Che i piedi corrano, gli occhi vedano” in collaborazione con Altre Velocità e l’ho visto come un’occasione innanzitutto per vedere dal vivo tre spettacoli riguardanti un tema che è sempre attuale come il fascismo, ma anche per cercare di capire cosa significa analizzare in maniera più approfondita uno spettacolo e per arricchire la mia cultura teatrale. Infatti, mi capita poche volte di scegliere di andare a teatro per conto mio, di solito ci vado per qualche progetto legato alla scuola, o perché mi accompagna mia madre, e mi limito a guardare lo spettacolo e al massimo a commentarlo con le persone con cui ci vado. Perciò questa volta ho deciso di mettermi in gioco e di partecipare come spettatore attivo.
CAMILLA
CHI SONO
Mi chiamo Camilla Taurone, sono nata a Bologna e ho 26 anni. Sono laureata in servizio sociale, ma scoprendo il lavoro dell’educatore mi sono appassionata di più a questo mestiere e ora lavoro come educatrice.
Amo il teatro.
Perché questa affermazione così potente? Amare è una parola forte che viene dal cuore, quando si ha la certezza di provare sentimenti ed emozioni verso qualcuno o qualcosa. Ho scoperto il teatro da piccola, alle elementari, e non ne ho più fatto a meno. Mi dà modo di mostrare le mie carte, che normalmente, con la mia timidezza, non riesco sempre a tirare fuori. Mi fa imparare, mi mette a confronto con le persone e con me stessa, e lo chiamo amore perché è un intimo dare e avere reciproco, immenso.
Con gli anni ho avuto occasione di vedere diversi spettacoli anche fuori regione, ed è bello scoprire i mille volti che ha questa arte e come può essere malleabile in base ai bisogni di chi mette in scena. Penso che il teatro debba essere ascoltato, sia da spettatore che da teatrante. Va analizzato, dai dettagli delle azioni alle emozioni che ti evoca ogni spettacolo, poiché è nelle parole e nei gesti che avviene la trasmissione del simbolo che quel preciso spettacolo vuole donare alla comunità unita lì, in quella occasione. Il teatro è un tramite che aiuta a esprimermi e le motivazioni elencate mi fanno confermare che non ci sarebbe mestiere più bello che fare l’attrice. Sono cresciuta come scout e animatrice, con me la poetica del fanciullino di Pascoli è molto presente, sia nel mio lavoro che nei miei sogni, forse a volte ancora troppo bambini.
Mi piace suonare la chitarra, il djembe, cantare sotto la doccia, ma anche in gruppo, sotto un cielo stellato, con un fuocherello che ci illumina e riscalda. Mi piace condividere esperienze e ascoltare le persone, ma anche riuscire a prendermi i miei momenti per andare a fare una bella camminata e fermarmi ad osservare, perdendomi nei miei pensieri.
PERCHÉ, SONO QUI
Frequento laboratori di teatro dal liceo con il Teatro dell’Argine e quest’anno ci è stato proposto di partecipare a questo laboratorio di Altre Velocità. Mi ha subito colpito perché lo scrivere, in generale, essendo io super dislessica, non è mai stata la mia punta di diamante, ma partendo da questa mia difficoltà e unendola con la mia passione più grande, ho pensato che potesse essere una bellissima occasione per confrontarsi e imparare cose nuove. Andare in gruppo a vedere spettacoli con il nostro taccuino che segna emozioni, punti di vista e successivamente ritrovarsi e confrontarsi, elaborando poi a modo nostro dei pezzi giornalistici, disegni, diari sugli spettacoli e su quello che ci evocano, mi emoziona molto.
Penso che oggigiorno i giovani dovrebbero spingersi oltre e dare sempre più spazio alla propria voce ed emozioni, e questa è un’occasione forte, dove i punti di vista dei ragazzi verranno letti e approfonditi da lettori e persone che, a loro volta, spero non si fermino al solo scritto, ma che colgano l’occasione di prendere parte all’analisi e al confronto emotivo dell’arte in qualsiasi forma essa sia.
LORENZO
CHI SONO
Ciao! Mi chiamo Lorenzo Iacenda, ho 22 anni e vivo in una cittadina nella provincia di Bologna. Mi sono specializzato nelle tecnologie immersive per canalizzare la mia creatività in diverse forme artistiche, con l’obiettivo di nutrire la mia più grande passione: il teatro. Fin dai primi anni delle superiori, il teatro è stato parte centrale della mia vita, un luogo dove crescere, esprimermi e imparare. Da sempre, il teatro e il cinema mi affascinano per la loro capacità di trasmettere emozioni e insegnamenti. Mi piace osservare il mondo che mi circonda, cercando continuamente nuovi stimoli per alimentare la mia curiosità e ciò che mi piace fare. Amo la natura, per me fonte di ispirazione e spiritualità. Negli ultimi tre anni ho lavorato e sto facendo in modo di definire il mio percorso futuro ed ho capito che il teatro è il mezzo ideale per esprimere la mia visione artistica.
PERCHÉ, SONO QUI
Sono qui perché voglio mettermi alla prova, vivere esperienze che mi aiutino a crescere artisticamente e umanamente, e formarmi a 360 gradi, non solo nella recitazione ma in tutte le dimensioni di questo straordinario mondo, incluse discipline come la scrittura teatrale e la regia.
RICCARDO
Ciao a tutti, mi presento, mi chiamo Riccardo ed ho 19 anni. Al momento sono uno studente di Psicologia a Cesena ma allo stesso tempo lavoro anche come cameriere in un ristorante.
Ammetto che fin da bambino ho sempre provato una forte attrazione verso il mondo della recitazione, sia teatrale che cinematografica, ed è per questo che da due anni a questa parte ho cominciato un laboratorio teatrale presso il Teatro dell’Argine di San Lazzaro.
Quest’anno mi è stata inoltre offerta la possibilità di partecipare ad un progetto chiamato “Che i piedi corrano, gli occhi vedano”, grazie alla collaborazione tra il Teatro dell’Argine e Altre Velocità. Il progetto consiste nella visione di tre spettacoli diversi ma con un tema che li accomuna, ovvero quello del fascismo e di tutto ciò che esso comporta e che lo circonda. Dopo la visione degli spettacoli bisognerà scrivere di ognuno una breve recensione.
PERCHÉ, SONO QUI
Ho deciso di aderire a questo laboratorio in quanto ero desideroso di ampliare la mia conoscenza in ambito teatrale, poiché mi ritengo ancora abbastanza ignorante in materia e soprattutto perché ero interessato a “mettermi in gioco”, per così dire, provando a partecipare ad un laboratorio di scrittura critica riguardante un tema il quale, nonostante passare degli anni, rimane un argomento tragicamente attuale e che ha colpito, soprattutto noi italiani, nel profondo, in quanto siamo stati al tempo vittime e carnefici degli orrori che il fascismo ha comportato.
FRANCESCA
CHI SONO
Mi chiamo Francesca, ho 22 anni e vengo da Verona. Mi sono trasferita a Bologna tre anni fa per studiare Lettere all’università.
Mi è sempre piaciuto recitare e ho sempre frequentato corsi di teatro, anche da piccola. Tuttavia, negli ultimi anni, prima di trasferirmi, avevo messo un po’ da parte questa passione.
Bologna, però, è una città che di cinema e teatro se ne intende! Ho cominciato ad andare al cinema, con i miei compagni di università, più volte a settimana e ad essere invitata a vedere spettacoli teatrali. Così, dopo un anno, mi sono convinta a tornare a recitare iscrivendomi a un corso di teatro. È un mondo enorme, questo, e io sto ancora cercando di capirci qualcosa. Non so bene dove mi porterà, ma so che quelle due ore a settimana di corso me le tengo strette, le proteggo rispetto a tutti gli altri impegni e le uscite con gli amici e la mia famiglia, che è lontana e sempre più difficile da vedere.
PERCHÉ, SONO QUI
Sono qui perché voglio assorbire quanto più riesco dal teatro, che ho riscoperto tardi, ma che mi diverte, mi appassiona e mi arricchisce in tutto ciò che mi dà.
E adesso che ci avete conosciuto, vi toccherà riconoscerci per iscritto o in platea!