Com’è la storia senza storia? Quali sono le memorie di un mondo senza ricordi?Attraverso gli occhi di Daniele villa si presenta agli spettatori una realtà rapida, incandescente e proibizionista. Un mondo saturo di informazioni e conoscenza che predilige la velocità e l’impatto immediato delle informazioni rigetta l’attesa imposta dai libri e la pazienza da loro richiesta e orbita attorno a suoni e immagini effimere e fuggenti. La lettura è conoscenza e la conoscenza è enigma e dolore. Dolore dai quali lo Stato protegge i cittadini rinchiudendoli nell’ignorante mancanza di dubbi, assenza di titubanza. Ed in questo mondo un uomo esce da questa gabbia e si ritrova libro tra prigionieri inconsapevoli. La sua sfida della prigionia si svolge in uno scenario di guerra e distruzione che infine cancelleranno la schiavitù incenerendone ogni soggetto. Questa l’ambientazione di “il fuoco e la cura”, uno sguardo sull’imminenza del crollo della conoscenza, sul rifiuto della cultura. Drammaticamente realistico e pericolosamente moderno, un capolavoro narrativo che impone allo spettatore domande profonde sulla propria conoscenza e volontà di proteggerla.
Giacomo Zonarelli
Damiano Storri
Simone Malservigi
Carlo Iaquinta
Lucio Zuccheri
4^A