Beatrice Ghione

Tenace, testardo, indomabile, elegante e possente: il cavallo è l’animale che più mi rappresenta e piace per il senso di libertà e spensieratezza che mi regala, ma anche perché è un animale molto sensibile ma può farti male facilmente. Facendo equitazione mi sento molto vicina a loro e questo mi rende felice, oltre a stare con le persone a cui voglio bene (amici, famiglia).

Una foto che non ho mai scattato mi ritrae mentre salto un ostacolo a cavallo, la sensazione è quella di creare una cosa sola tra me e l’animale, stiamo lavorando insieme, mi pare di volare. Devi sentire i movimenti del cavallo e seguirli, assecondarli, altrimenti si rischia l’errore e ci si può fare male.

Un’altra istantanea mai scattata ritrae un momento in cui sorrido insieme ai miei amici, perché quando sono veramente felice mi scordo proprio del telefono e quindi non catturo molti momenti davvero importanti per me.
Se incontrassi la me stessa a quaranta anni la incontrerei sicuramente in un modo casuale e completamente inaspettato e mi verrebbe da chiederle se ha potuto realizzare tutti i suoi sogni e se sta facendo il lavoro che desiderava tantissimo fare e se è rimasta in contatto con le persone più importanti per me, quindi se è felice.

Un quadro che mi piace molto è “il bacio” di Klimt che rappresenta per me l’amore che si può provare sia per una persona ma anche, nel caso mio, per un animale, in sostanza credo che sia la perfetta rappresentazione dell’amore che per alcuni non è rivolto necessariamente a una persona.

Nella mia playlist di Spotify ci sono principalmente canzoni allegre e spensierate, canzoni d’amore moderne e canzoni più “ aggressive “ (trap, rap), e penso che questa playlist mi si addica un sacco, perché fa emergere tutte le sfumature del mio carattere.

articolo di

Autore

Altri articoli