Cinque parole per “All Together” di Michikazu Matsune

Sulla scena di All together, spettacolo di Michikazu Matsune, non ci sono oggetti oltre a tre sedie per gli attori. La performance consiste infatti in un dialogo fra i tre attori che seduti di fronte al pubblico si confidano ricordi, accesi dai racconti degli interlocutori.

Questo rilassato scambio di confidenze e pensieri si interrompe di tanto in tanto per lasciare spazio all’espressività degli attori non solo attraverso la parola ma attraverso il corpo con delle danze.

Racconti

Questa parola racchiude anche le altre nel proprio grande significato. Lo spettacolo consiste infatti in un alternarsi di racconti degli attori

Esperienze

I tre attori condividono le proprie esperienze personali raccontando di persone che hanno conosciuto e dei pensieri che il ricordo di queste persone suggerisce loro

Testimonianze

Con il procedere dello spettacolo, i racconti non interessano più persone vicine agli attori, ma sconosciuti o figure “simboliche” che rappresentano un certo tipo di esistenza

Passato

Le persone e gli episodi narrati dagli attori appartengono al passato, che riguarda a volte la loro giovinezza, incontri che hanno fatto o, addirittura, epoche storiche che non hanno vissuto

Nomi

Anche se intangilbili, si potrebbero definire l’unico oggetto di scena: compaiono sullo schermo luminoso alle spalle degli attori, i quali li leggono ad alta voce come per chiamare qualcuno. Con tale scelta artistica, Michikazu sembrerebbe voler stabilire un contatto più diretto con il pubblico

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